Incontri di Art&religiosità

Tutta la ricchezza dell'arte arabo-normanna nasce da un forte desiderio, da parte dei sovrani normanni, di emulare lo sfarzo di Bisanzio, città che sognano di conquistare. Grandi costruttori, i nuovi capomastri siciliani fanno uso di tutte le loro energie creative per erigere monumenti d'incomparabile splendore. A partire dalla fine dell'XI sec. e durante tutto il secolo successivo, vengono innalzate grandi chiese ideate da monaci-architetti, sia greci che francesi e latini (Benedettini ed Agostiniani), ispirate alle forme classiche: pianta basilicale a croce latina o greca, torri e portale sulla facciata, coro spesso Sormontato da una cupola. Questi edifici vengono contemporaneamente abbelliti da mosaici bizantini realizzati da artisti greci e da ornamenti arabi (archi a ferro di cavallo, decorazione fatta di arabeschi ed alveoli). Ne risulta oggi un curioso insieme di edifici, tutti risalenti al XII sec., che offrono la particolarità di associare questi tre stili.  






Ortone nel Mondo dei Chi
Le dimensioni contano, ma sono relative: favola di amore e tolleranza dai creatori de L'era glaciale
Concepita dai creatori de L'era glaciale (Bob Gordon e Chris Meledandri della Blue Sky) e affidata alle mani di Jimmy Hayward, proveniente dagli studi Pixar, Ortone e il regno dei Chi traspone l'opera del romanziere e cartoonist Dr. Seuss, in America da tempo nell'immaginario collettivo, con l’ausilio di un’animazione stupefacente (splendido il lavoro di antropomorfizzazione, come sul singolo pelo di ogni animale). Una favola di amore e tolleranza universale: Ortone, elefante scelto dal destino per salvare il regno dei Chi (un mondo nascosto in un granello di sabbia posatosi su un fiore), viene osteggiato nella sua missione dagli animali che lo circondano, incapaci di percepire la vita oltre la loro vista. Le dimensioni dunque contano, ma sono anche terribilmente relative; lo "stato brado" di una giungla primordiale ed eterogenea nella composizione della sua fauna è immensamente più grande del microcosmo di una società organizzata, quella composta dai Chi, non a caso primati umanizzati. I personaggi e le gag sono simpatiche, quando non irresistibili, e il doppiaggio romanesco di De Sica (coordinato da Fiamma Izzo) alza il livello: e il divertimento resta garantito.
Incontri di Catechesi con l'Arte - Autunno 2011  

AVVISO VARIAZIONE CALENDARIO
Si avvisa che per motivi organizzativi l'incontro di catechesi con l'arte programmato per l'11 novembre è stato rinviato a nuova data. Si pubblica di seguito il calendario con le nuove date.



NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
la società di oggi tra individualismo e voglia di comunità                      

“Se nessun uomo è un’isola, tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella chiesa la bellezza della fede condivisa e testimoniata insieme agli altri nella fraternità e nel servizio della carità”. Benedetto XVI

Il progetto mira ad  “esplorare” alcune condizioni di bisogno, di fragilità umana, materiale e spirituale (“Ho avuto fame”…, “ho avuto sete”, “ero stanco, nudo, malato, in carcere…”Matteo, 25-35); queste condizioni, purtroppo, sono ancora troppo vive anche nella nostra società e quotidianità. E’ necessario conoscere e far conoscere tali realtà: verranno perciò proposti sei incontri pubblici volti a esplorare alcune condizioni di bisogno che saranno presentate grazie all’intervento di esperti, testimoni e associazioni che operano nel nostro territorio, per  scoprire come trasformarle in sfide e opportunità di crescita, nel segno della solidarietà.
Il ciclo di incontri sarà introdotto da Don Sergio Passeri che mercoledì 26 ottobre 2011 tratterà il tema: Nessun Uomo è un Isola - La società di oggi tra individualismo e voglia di comunità. Negli incontri che saranno proposti da Novembre 2011 a Maggio 2012 saranno affrontate di volta in volta tematiche inerenti condizioni di bisogno. Gli incontri si terranno dalle 20.30 in Sala Consiliare: il titolo e i nomi dei relatori saranno pubblicati di volta in volta sulle locandine, sul sito della parrocchia e su questo blog.

Nessun uomo è un'isola,
Nessun uomo è un'isola,
completo in se stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
l'Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell'umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
Essa suona per te.

John Donne



















L'Africa che fa!!!

Il Gruppo di Animazione culturale Nexus - Il gruppo Missionario MIVO '75 e la Bottega dei Popoli di Ghedi presentano la prima produzione
musicale e letteraria di
Pegas Ekamba
un cd musicale e un libro L’Africa che fa!!!





'Ho ceduto alle pressioni dell'occidente,
ho tradito il mio pensiero,
la filosofia del griot.
Ho preso una strada nuova,
ho perso la strada vecchia?
Penso di no!
Ho scritto con il cuore della mente,
ho segnato la mia strada nella storia,
ho cercato di viaggiare nel tempo,
ho cantato e scritto
ciò che dovevo dire e scrivere!'
(Mani Kongo, alias Pegas Ekamba)
L'Africa che fa!: cd musicale e libro
Un viaggio tra musica, poesia e pensieri inediti per capire,
ascoltare e vivere l'Africa con la sua magia e realtà'.



E ANCORA.......................UNA GIORNATA IN“AFRICA” - IL 13 NOVEMBRE 2011
al Museo e villaggio africano
Di Basella di Urgnano (BG)


Partenza ore 8.30, Arrivo a Basella e alle ore 10.00 S.Messa presso il Santuario S. Maria degli angeli. Giornata dedicata alla visita del Museo,
Afrospettacolo con Pegas e laboratorio di pittura dei tessuti con tecnica bogolan. Rientro a Ghedi previsto verso le ore 19.00.


SCARICA IL MODULO COMPILALO E CONSEGNALO ALLA BOTTEGA DEI POPOLI ENTRO IL 30 OTTOBRE 2011





 

QUALE FUTURO PER I BENI COMUNI?

Mercoledì 25 maggio incontro sul tema:

QUALE FUTURO PER I BENI COMUNI?

Per riflettere insieme su temi importanti quali il rispetto per l'ambiente, la gestione dell'acqua, il consumo energetico.
Anche in vista del referendum nazionale del 12 e 13 giugno, nel quale dovremo esprimerci in merito alla privatizzazione dell'acqua e alla costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.

Intervengono:

DON GABRIELE SCALMANA, Ufficio Diocesano per la pastorale sociale

MARIANO MAZZACANI, Comitato referendario Brescia 2 Sì per l'acqua bene comune

FABIO PRANDELLI, Animatore della pastorale del creato esperto sul nucleare

Saranno presenti con banchetti informativi anche le associazioni che hanno promosso l'iniziativa.
La serata si terrà presso il Largo della Pace a Ghedi, alle 20:30.


Art&religiosità: culture diverse che si incontrano nel linguaggio artistico

Il Mudejar: forma d’arte scaturita dall’ incontro fra culture diverse. In esso le peculiarità dell'arte islamica si fusero magistralmente con quelle di tradizione occidentale per creare una nuova forma d’arte che non appartiene in senso stretto al panorama dell'arte islamica, né tanto meno a quello dell'arte occidentale cristiana. Fu l’anello di congiunzione l'espressione artistica di una società complessa nella quale convivevano cristiani, ebrei e musulmani: rimane pertanto un fenomeno singolare nella storia dell'arte.
Riflessione artistico- spirituale intorno alla croce: nel raffigurare la morte di Cristo, l'arte oscilla tra immagini legate alla "fisicità" di Gesu' e componenti spirituali. La figura di Gesù viene sempre posta in risalto: Egli patisce il dolore, è umiliato, mortificato, maltrattato, crocifisso, ma il suo riscatto sta nella resurrezione, che dà il diritto alla vita eterna e regala la gloria del Padre anche a noi, uomini mortali, che, abbracciando dolenti la nostra croce, riusciamo a sconfiggere la morte della nostra anima.

150° anniversario dell'Unità d'Italia




"Essere un popolo vuol dire "avere una storia e un destino comune, avere un volto: non essere civilmente orfani", ma sentirsi nati "da ideali alti e comuni, valori nobili di giustizia e solidarietà", che sviluppano "uno stile di relazioni virtuose". E il volto dell'Italia è cattolico, nel senso, ha spiegato il card. Angelo Bagnasco nell'omelia tenuta davanti alle massime cariche dello Stato e i presidenti delle conferenze episcopali italiane nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, che "respira un anima spirituale capace di toccare le menti e i cuori".

Per la Chiesa non bisogna perdere questa identità. "Senza volto infatti - ha osservato il presidente della Cei - non ci si incontra, non si riesce a conoscersi, a stimarsi, a correggersi, a camminare insieme, a lavorare per gli stessi obiettivi, ad essere popolo". "Tale volto - ha ricordato - rivela l'identità plurale e variegata della nostra Patria, in cui convivono peculiarità e tradizioni che si sviluppano in modo armonico e solidale, secondo quello che don Luigi Sturzo chiamava il 'sano agonismo della liberta". E potremmo aggiungere della operosità".

"La religione, in genere, e in Italia, le comunità cristiane in particolare, sono state e sono - ha scandito Bagnasco - lievito accanto alla gente: sono prossimità di condivisione e di speranza evangelica, sorgente generatrice del senso della vita, memoria permanente di valori morali. Icentomila campanili della nostra Italia, ispirano un sentire comune diffuso che identifica senza escludere, che fa riconoscere, avvicina, sollecita il senso di cordiale appartenenza e di generosa partecipazione alla comunità cristiana, alla vita del borgo e del paese, delle città e delle regioni, dello Stato".

Cultura e arte intorno al mistero pasquale


Dolore, sofferenza e morte hanno  ispirato alcune delle più belle espressioni artistiche: travalicando la dimensione terrena del tempo, queste immagini sanno parlare a tutti e dare un senso che, per i credenti, apre ogni volta alla speranza!

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