Domenicartè - Punjab Show




Nell'ambito delle domeniche pomeriggio Domenicartè, all'insegna dell'Intercultura, delle arti dei popoli altri e per meglio conoscerli. Dopo il partecipato pomeriggio sul Giappone e del Ghena ora è il momento del Punjab. Sarà un pomeriggio all'insegna dell'Artigianato, musica, danze, cucina e della cultura di questo popolo. 
Vi aspettiamo numerosi



Art&religiosità - Incontri autunnali


Anche quest'anno proponiamo gli incontri di Art&religiosità. L'argomento questa volta sarà Napoli e dintorni: terra di forti colori e contraddizioni ma soprattutto ricchissima di opere d'arte meravigliose.






Domenicartè - Ghana Special

Nell'ambito delle domeniche pomeriggio Domenicartè, all'insegna dell'Intercultura, delle arti dei popoli altri e per meglio conoscerli. Dopo il partecipato pomeriggio sul Giappone ora è il momento dell'Africa Nera che incontreremo attraverso la comunità Ghanese di Ghedi. Sarà un pomeriggio all'insegna dell'Artigianato, musica, danze, cucina e della cultura di questo popolo. Vi aspettiamo numerosi.




IN VIAGGIO CON NEXUS


Stampa il modulo di iscrizione compilalo e consegnalo 
alle Madri Canossiane di Ghedi  
Via Guglielmo Marconi, 4, 25016 Ghedi Brescia 
030 901213

In Viaggio con Nexus - 23 Giugno sulle orme di San Carlo Borromeo




Stampa il modulo di iscrizione compilalo e consegnalo alle Madri Canossiane di Ghedi  
Via Guglielmo Marconi, 4, 25016 Ghedi Brescia
030 901213

Germogli Africani - Luigi Bezzi e suoi semi

 


Presentazione del libro "Germogli Africani" il libro illustra l'attività svolta dallo S.V.I. in Uganda. Una parte del libro è tratta dal materiale lasciato da Luigi Bezzi che curò la progettazione, l'avvio e parte della realizzazione del progetto. 
Incontro con gli autori 
Dott. Luca Bronzini 
 Dott. Manuel Bonomo 
Dott. Mario Piazza 
Interverranno Presidente S.V.I. Mario Rubagotti 
Assessore alla Cultura del Comune di Ghedi Raffaele Perrucci 
Moderatore della serata Prof.ssa Paola Bragaglio.

Nessun Uomo è un'Isola - Ultimo incontro

Chi parla di difesa o promozione della famiglia vuole forse imporre un’ideologia, una morale, una fede, un modello? Oppure si preoccupa del bene comune e della stabilità sociale?
Da uno sguardo attento e privo di pregiudizî emerge la grande importanza della famiglia per la società tutta. Anzi: un’analisi seria ci fa capire che la famiglia è la questione principale da cui dipende la stabilità sociale. Una questione da affrontare con urgenza, perché ricostruire un tessuto sociale e culturale compromesso è un compito che richiede decenni...
Senza questa consapevolezza, diventerà tragicamente attuale l’ammonimento di Charles Péguy: “l’umanità è un bambino che corre cantando verso il precipizio”.

Art&religiosità


Occupata per gran parte del suo territorio dalle propaggini settentrionali dei Carpazi orientali, l’antica regione della Bucovina, oggi spartita tra la Romania (Bucovina del Sud) e l’Ucraina (Bucovina del Nord), costituisce da un punto di vista naturalistico e, soprattutto, artistico, uno dei vanti della moderna repubblica romena.


una testimonianza eccellente quanto originale dell’espressione pittorica
europea a cavallo del XV e XVI secolo.


Un’insolita concentrazione di monasteri e chiese risalenti al XV e al XVI secolo – oltre 40 – la rendono infatti una tappa obbligata per l’alto valore artistico di questi monumenti, espressione eclatante di uno dei periodi storici più importanti della sua storia. A rendere unici questi monumenti, oggi riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è la presenza di affreschi che, in alcune di queste chiese, ricoprono integralmente sia le pareti esterne che quelle interne degli edifici, costituendo una testimonianza eccellente quanto originale dell’espressione pittorica europea a cavallo del XV e XVI secolo.

Una Croce...

Il legno della Croce,
quel "legno del fallimento",
è divenuto il parametro vero
di ogni vittoria.
Gesù ha operato più salvezza
con le mani inchiodate sulla Croce,
che con le mani stese sui malati.
Donaci, Signore,
di non sentirci costretti
nell'aiutarTi a portare la Croce,
di aiutarci a vedere
anche nelle nostre croci
e nella stessa Croce
un mezzo per ricambiare
il Tuo Amore,
aiutaci a capire
che la nostra storia crocifissa
è già impregnata di resurrezione.
Se ci sentiamo sfiniti, Signore,
è perché, purtroppo,
molti passi li abbiamo consumati
sui viottoli nostri e non sui Tuoi,
ma proprio i nostri fallimenti
possono essere la salvezza
della nostra vita.
La Pasqua è la festa
degli ex delusi della vita,
nei cui cuori all'improvviso
dilaga la speranza.
Cambiare è possibile,
per tutti e sempre!

Don Tonino Bello

Auguri di Buona Pasqua
Nexus - Gruppo di Animazione Culturale della Parrocchia di Ghedi

Nessun Uomo è un'Isola - Quinto incontro


Come tutte le azioni umane, anche quella di "prendersi cura" assume significati sociali, culturali e simbolici. La cura nei confronti di persone impedite, malate o nel disagio mette in atto una relazione speciale, che, riconoscendo la dipendenza, cerca di garantire il raggiungimento del massimo di autonomia e integrazione possibile. Essa, perciò, richiede all'operatore, sia esso sanitario, educatore, volontario, sensibilità umana e competenza professionale, per riuscire a comprendere la condizione mentale della persona che si assiste e indagare le modalità della relazione terapeutica. Le discipline antropologiche hanno da tempo avviato una ricerca sugli aspetti culturali dello stato di salute/malattia, sulle rappresentazioni che vi si riferiscono, sulle concezioni del corpo, sulle immagini relative al ruolo delle istituzioni e degli operatori sanitari, sui processi di cura. La relatrice grazie all’esperienza degli anni dli insegnamento presso i corsi di laurea in scienze infermieristiche, indagherà nelle problematiche dell'assistenza offrendo spunti di riflessione e di azione a tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati nella complessa relazione di assistenza e cura.
Seguiranno testimonianze significative.

Art&religiosità Marzo 2012





Il mondo che verrà. Immagini pagane e cristiane dell’aldilà.

Già prima dell’avvento del Cristianesimo, il mistero che attende l’anima oltre la morte ha fornito numerosi spunti di riflessione alle culture dell’antichità. In base a queste concezioni gli uomini di ogni tempo hanno costruito una loro visione del mondo e orientato i propri comportamenti quotidiani. L’arte ha poi dato forma ad un ricco immaginario, talora favoloso talora invece angosciante, profondamente diverso dal messaggio di speranza offerto da Cristo. La serata che l’associazione Nexus propone per lunedì 26 marzo intende guidare gli appassionati e i semplici curiosi in un viaggio per immagini che, attraversando i secoli, metterà a confronto le idee sul mondo ultraterreno dall’antico Egitto, all’età classica a quella cristiana. La presentazione a cura del prof. Paolo Bonini sarà inoltre arricchita dalla lettura di testi letti da Erminia Lombardi e Elisa Mastrometteo e da canti interpretati da Giuseppe Scapellato e Elisa Mastromatteo.

ERO FORESTIERO. Mi hai accolto? Le tre città

Ghedi - Auditorim BCC Piazza Roma

Con il giornalista
Raffaello Zordan
della redazione di Nigrizia
e
Testimonianze
di immigrati a Ghedi

Moderatrice dott.ssa Albertina Carrara.                                                                                                 Nella stessa sede verrà inaugurata la mostra  CORPI MIGRANTI che restrà aperta fino al 12 Febbraio 2012. Guardate i video di presentazione della mostra 

 




In Viaggio con Nexus

I monasteri della Bucovina e Moldavia, i castelli e le città d'arte: una bellezza che avvolge..

ISRIZIONI PRESSO
LE MADRI CANOSSIANE ENTRO
IL 15 FEBBRAIO 2012

MAGGIORI INFORMAZIONI
Il Modulo di iscrizione con le quote dettagliate è disponibile
presso le Madri Canossiane di Ghedi

o alla pagina VIAGGI su questo stesso blog




Nessun Uomo è un'Isola - Terzo incontro

Papa Benedetto XVI a Rebibbia: “Le celle sovraffollate offendono la dignità della condizione umana”

Il Pontefice si appella al governo, perché affronti e risolva il problema del degrado delle carceri italiane.

Accolto da un lungo applauso, domenica Benedetto XVI ha fatto ingresso nella cappella del carcere romano di Rebibbia. Il Papa ha salutato le centinaia di detenuti, lungo il percorso. A ricevere il Pontefice  c’erano il ministro della Giustizia, Paola Severino, il capo del dipartimento della polizia penitenziaria, Franco Ionta, il direttore del penitenziario, Carmelo Conte e i cappellani del carcere, don Sandro Spriano e don Roberto Guarnieri.

LE PAROLE DEL PONTEFICE –  Il «sovraffollamento e il degrado possono rendere ancora più amara la detenzione», ha detto il Pontefice davanti a 300 carcerati. Perché i detenuti non debbano scontare «una doppia pena», le «istituzioni» devono verificare «strutture, mezzi, personale» in relazione alle «esigenze della persona umana», con anche ricorso a «pene non detentive». Il sistema di detenzione, ha concluso il Papa, «ruota intorno a due capisaldi, entrambi importanti: da un lato tutelare la società da eventuali minacce, dall’altro reintegrare chi ha sbagliato senza calpestarne la dignità ed escluderlo dalla vita sociale. Entrambi questi aspetti hanno la loro rilevanza e sono protesi a non creare quell’abisso tra la realtà carceraria reale e quella pensata dalla legge, che prevede come elemento fondamentale la funzione rieducatrice della pena e il rispetto dei diritti e della dignitò delle persone. La vita umana appartiene a Dio solo, che ce l’ha donata, e non è abbandonata alla mercè‚ di nessuno, nemmeno al nostro libero arbitrio! Noi siamo chiamati a custodire la perla preziosa della vita nostra e di quella degli altri».