Tutta la ricchezza dell'arte arabo-normanna
nasce da un forte desiderio, da parte dei sovrani normanni, di emulare
lo sfarzo di Bisanzio, città che sognano di conquistare. Grandi
costruttori, i nuovi capomastri siciliani fanno uso di tutte le loro
energie creative per erigere monumenti d'incomparabile splendore. A
partire dalla fine dell'XI sec. e durante tutto il secolo successivo,
vengono innalzate grandi chiese ideate da monaci-architetti, sia greci
che francesi e latini (Benedettini ed Agostiniani), ispirate alle forme
classiche: pianta basilicale a croce latina o greca, torri e portale
sulla facciata, coro spesso Sormontato da una cupola. Questi edifici
vengono contemporaneamente abbelliti da mosaici bizantini realizzati da
artisti greci e da ornamenti arabi (archi a ferro di cavallo,
decorazione fatta di arabeschi ed alveoli). Ne risulta oggi un curioso
insieme di edifici, tutti risalenti al XII sec., che offrono la
particolarità di associare questi tre stili.
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