MILANO - MOSTRE DI CHAGALL - 27 DICEMBRE 2014

DUE MOSTRE UN GRANDE ARTISTA


PALAZZO REALE

La mostra di Chagall al Palazzo Reale di Milano, con oltre 220 opere, si presenta come la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore russo.
Dipinti ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inediti, si affiancano a capolavori provenienti dai principali musei del mondo, all’interno di un  percorso che intende illustrare l’intera produzione dell’artista, la cui vicenda biografica, quasi centenaria, gli ha permesso di venire a contatto con le più importanti avanguardie europee del Novecento
La mostra a Palazzo Reale si articola in un percorso cronologico che ripercorre le tappe artistiche della produzione dell'artista: le prime opere eseguite in Russia; il primo soggiorno francese interrotto dallo scoppio della Prima guerra mondiale, a cui segue il ritorno in Russia fino al 1921; l’esilio da Parigi occupata dai nazisti e la successiva fuga a Marsiglia, poi in Spagna e in Portogallo; il trasferimento in America negli anni Quaranta e il definitivo ritorno in Francia, tra la Costa Azzurra e la Provenza. Qui, superata la depressione causata dalla perdita della moglie nel 1944, ritrovò quei colori liberi e brillanti e quelle immagini piene di amore e gioia di vivere da sempre capaci di trasportarci in un mondo di leggerezza e fantasia, in una sorta di favola illustrata

MUSEO DIOCESANO

La mostra del Museo Diocesano offre la possibilità di ammirare 60 lavori che l’artista dedica al messaggio biblico. La forza creativa di Chagall ha un carattere esplosivo e si manifesta nella disseminazione di frammenti narrativi e simbolici che, nel loro insieme,  acquistano valore iconico. Egli fu affascinato sin dagli anni giovanili dalla Bibbia, da lui considerata come la più importante e affascinante fonte di poesia e di arte e si confrontò con questi temi per tutta la vita, sino alla realizzazione del ciclo sul Messaggio Biblico, negli anni Sessanta. I soggetti furono elaborati in varie occasioni, con tecniche diverse (acqueforti, oli, ceramiche, sculture....), di cui la mostra dà ragione. Fulcro dell’esposizione sono le 22 guaches preparatorie, inedite sino ad ora, che si caratterizzano per una freschezza e una immediatezza di segno e per un grande fascino E’ sorprendente come sia possibile cogliere nelle  guaches, soprattutto nell’intuizione dello spazio, la predilezione per scelte unidimensionali dell’artista che non impediscono, pur in assenza di intenzioni prospettiche, il raggiungimento di esiti quasi realistici in forza di una rappresentazione immaginifica e fortemente evocativa. Il Museo Diocesano propone tutto ciò all’interno di un allestimento straordinario, costituito da una grande arca che ripropone il tema biblico desunto dal libro dell’Esodo.





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